CALCOLO FATTURA GENERICA
Come si calcola una parcella per i lavoratori autonomi
- il contributo previdenziale va calcolato sul totale dei compensi e degli onorari.
- se la prestazione principale indicata in fattura è soggetta a IVA, anche il contributo previdenziale entra a far parte della base imponibile per il calcolo dell'IVA.
- se la prestazione è esente IVA (ad es. le professioni sanitarie), anche il contributo previdenziale mantiene 1'esenzione IVA.
- se il destinatario della fattura è un sostituto di imposta, ad es. una società o un altro lavoratore autonomo, occorre indicare in fattura anche la ritenuta d'acconto facendo però attenzione a calcolata solo sull'ammontare dei compensi e delle eventuali spese imponibili, senza tenere conto del contributo previdenziale.
In altri termini la base imponibile per il calcolo dell'IVA (compenso professionale + eventuali spese imponibili + contributo previdenziale) è diversa da quella per la ritenuta d'acconto (compenso professionale + eventuali spese imponibili).
- viceversa, se il destinatario della fattura è un soggetto privato, si applica sempre il contributo previdenziale e l'IVA ma non la ritenuta d'acconto.
Il decreto 103/1996
Estensione della tutela pensionistica ai liberi professionisti (v. testo vigente).
Il decreto ha introdotto la tutela previdenziale obbligatoria ai soggetti che svolgono attività autonoma di libera professione senza vincolo di subordinazione, il cui esercizio è condizionato all'iscrizione in appositi albi o elenchi.
La normativa si applica anche a coloro che svolgono contemporaneamente attività in qualità di lavoratori dipendenti.
In particolare, l' art. 8 del citato decreto disciplina gli aspetti legati agli obblighi di contribuzione degli iscritti gli albi, ivi compresa la contribuzione obbligatoria a carico degli utenti (clienti) che si avvalgono dell'opera prestatata dai professionisti (leggi il testo dell'art. 8).
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